2023 Napoli
Una città densa di bellezze e sacche di disagio, che nel complesso sa regalare quegli unici contrasti che da sempre caratterizzano questa difficile ed affascinante città.
Dopo un primissimo passaggio a Pozzuoli, dove la deformazione professionale mi ha spinto a vedere gli effetti del bradisismo (si noti il sollevamento dello scivolo delle barche) e la solfatara (purtroppo non accessibile), siamo andati per due giorni a Napoli.
In ordine seguono scorci di:
Il tutto è trasversalmente attraversato dalla totale e incondizionata devozione verso Diego Armando Maradona.
In conclusione, a fine gita si rimane con un sapore dolce-amaro: bellezze e città affascinante, con picchi di bellezza enormi, ma al contempo sacche di degrado sociale e ampie aree veramente troppo sporche che non lasciano intravedere soluzione.
Come disse Benedetto Croce, riferendosi a Napoli, "Un paradiso abitato da diavoli",
Come scritto su un portone, si veda una delle foto, "La cultura è l'unica salvezza",
Dopo un primissimo passaggio a Pozzuoli, dove la deformazione professionale mi ha spinto a vedere gli effetti del bradisismo (si noti il sollevamento dello scivolo delle barche) e la solfatara (purtroppo non accessibile), siamo andati per due giorni a Napoli.
In ordine seguono scorci di:
- Quartieri spagnoli, dove il caos regna sovrano creando un fascino senza eguali;
- Galleria Umberto, esteticamente "sorella gemella" di quella di Milano;
- Teatro San Carlo, veramente eccezionale;
- Via Toledo con le resse (tempi biblici quindi) di fronte alle blasonate pizzerie e il caos generale;
- Piazza del Plebiscito, sulla quale non mi sono soffermato molto a dire il vero;
- Galleria Borbonica, un luogo veramente incredibile dove sono visibili oggetti e situazioni risalenti al periodo della Seconda Guerra Mondiale (uso rifugio) e del dopo guerra (zona di stoccaggio veicoli confiscati);
- Zona di Spaccanapoli, letteralmente invasa da una marea umana;
- Ospedale delle bambole, veramente carino ma a tratti inquietante. Meta per riprendersi un attimo dal caos di Spaccanapoli e zone limitrofe;
- Via San Gregorio Armeno, invivibile. Negozi di presepi affogati dalla presenza umana e non godibili;
- Duomo, con la bella Cappella dedicata a San Gennaro;
- Rione Sanità, dove resistono sacche di degrado particolari (il turismo non ha ancora ammorbidito l'atmosfera come ai Quartieri Spagnoli).
Il tutto è trasversalmente attraversato dalla totale e incondizionata devozione verso Diego Armando Maradona.
In conclusione, a fine gita si rimane con un sapore dolce-amaro: bellezze e città affascinante, con picchi di bellezza enormi, ma al contempo sacche di degrado sociale e ampie aree veramente troppo sporche che non lasciano intravedere soluzione.
Come disse Benedetto Croce, riferendosi a Napoli, "Un paradiso abitato da diavoli",
Come scritto su un portone, si veda una delle foto, "La cultura è l'unica salvezza",
Per chi volesse lasciare un commento, sempre gradito, questo è il link per la relativa pagina sul blog:
https://photomatteobini.weebly.com/blog/viaggio-a-napoli
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