Cimitero Monumentale Americano dei Falciani
Ubicazione
L’area si colloca in provincia di Firenze, tra le loc. Tavarnuzze e Falciani.
Breve storia
Il Cimitero Monumentale dei Falciani ricade su un’area gratuitamente ceduta dal governo italiano agli Stati Uniti d’America, e rappresenta uno dei 14 luoghi oltreoceano prescelti da un’apposita Commissione americana per la sepoltura dei soldati americani caduti nella campagna di liberazione d'Italia nel 1945.
Iniziato a costruire nel 1949 viene ufficialmente inaugurato nel 1961.
Complessivamente vi sono seppellite 4.402 salme, cui si aggiungono ulteriori 1.409 dispersi ricordati nel memoriale.
Descrizione ed architettura
Il cimitero sorge in un'area boscata dell’Impruneta (Firenze) esposta a E-NE lieve degradante verso il Fiume Greve.
Vi si accede oltrepassando prima due costruzioni speculari in marmo bianco (portineria e saletta di accoglienza per i visitatori) e successivamente un bel ponte pari in travertino sul Fiume Greve.
Al di là del fiume si apre l’area sepolcrale, divisa in due settori simmetrici circondati da viali alberati con platani, cipressi e querce. Le 4.402 salme sono disposte in otto sezioni (4 per ciascun settore) e individualmente contrassegnate da croci latine per i caduti di religione cristiana e da stelle di Davide per quelli di religione ebraica.
Centralmente all’area, a separare la distesa di croci bianche, due ampi viali alberati salgono fin verso il memoriale; tra questi una larga fascia libera mantenuta a prato permette una visione diretta e libera fin sull’imponente memoriale.
Questo consiste di due atri rivolti verso valle collegati tra loro da un muro rivestito da lastre di granito su cui vi sono riportati i nomi, unità di appartenenza e Stato di origine di 1.409 dispersi.
Da segnalare, all'interno dell'atrio Nord, un’intera parete con su realizzata una mappa con scaglie di marmo a intarsi che riproduce le operazioni belliche condotte nel nord Italia.
Davanti al sacrario, in posizione dominante, si eleva una stele alta 20 m di forma prismatica rivestita di travertino, alla cui sommità è posta una scultura in marmo dello scultore Sidney Waugh, raffigurante lo spirito della pace.
Fonti
Quanto riportato sopra è un sunto tratto dalla relativa pagina di Wikipedia
Sensazioni e consigli per i visitatori fotografi
Non appena si oltrepassa il ponte sul Fiume Greve si ha la sensazione di compiere un salto spazio-temporale; la caratteristica distesa di croci bianche in un prato verde ci catapultano da subito in America o in Normandia, mentre gli eventi che questo luogo vuole ricordare ci fanno pensare a quasi 70 anni fa, quando si consumava la tragedia della seconda guerra mondiale.
Da subito si osserva la cura maniacale con cui è mantenuta tutta l’area, con addirittura la totale assenza di foglie nonostante i numerosissimi alberi che circondano l’area, e si percepisce un silenzio irreale, interrotto solamente dallo sventolio di una bandiera a stelle e strisce che domina l’area e dai rintocchi di una campana, che ad orari precisi proviene dall’area del sacrario.
Venendo agli aspetti fotografici, si tenga presente l’esposizione del luogo a E-NE; questo comporta che la luce migliore per fare le foto è di primissima mattina, quando i raggi solari illuminano direttamente l’area del memoriale e le croci generando “ombre a croce” molto interessanti. Già verso l’ora di pranzo il sole proviene di lato e quindi le ombre delle croci tendono a perdere la forma a croce per poi riassumerla brevemente nel primo pomeriggio, prima che il sole sparisca dietro la collina.
Il luogo comporta rispetto sarebbe opportuno evitare di aggirarsi con cavalletti fra le croci; d'altronde sfruttando un buon teleobiettivo e muovendosi sui viali alberati che perimetrano l’area i giochi prospettici generati dalle croci si sprecano e si ha solamente l’imbarazzo della scelta.
Questo luogo fare belle foto è veramente facile: basta puntare sulla distesa di croci ed una foto degna di nota viene quasi da sola. Ma attenzione a non farvi prendere la mano!!! Cercate di evitare tantissime foto tutte molto simili, ma sforzatevi di farne poche ma buone, con le giuste angolazioni e prospettive (ragionate insomma come se aveste il rullino……da 24).
Per chi volesse lasciare un commento, si riporta il link all'apposita pagina del blog:
http://photomatteobini.weebly.com/1/post/2014/01/cimitero-monumentale-americano-dei-falciani.html
L’area si colloca in provincia di Firenze, tra le loc. Tavarnuzze e Falciani.
Breve storia
Il Cimitero Monumentale dei Falciani ricade su un’area gratuitamente ceduta dal governo italiano agli Stati Uniti d’America, e rappresenta uno dei 14 luoghi oltreoceano prescelti da un’apposita Commissione americana per la sepoltura dei soldati americani caduti nella campagna di liberazione d'Italia nel 1945.
Iniziato a costruire nel 1949 viene ufficialmente inaugurato nel 1961.
Complessivamente vi sono seppellite 4.402 salme, cui si aggiungono ulteriori 1.409 dispersi ricordati nel memoriale.
Descrizione ed architettura
Il cimitero sorge in un'area boscata dell’Impruneta (Firenze) esposta a E-NE lieve degradante verso il Fiume Greve.
Vi si accede oltrepassando prima due costruzioni speculari in marmo bianco (portineria e saletta di accoglienza per i visitatori) e successivamente un bel ponte pari in travertino sul Fiume Greve.
Al di là del fiume si apre l’area sepolcrale, divisa in due settori simmetrici circondati da viali alberati con platani, cipressi e querce. Le 4.402 salme sono disposte in otto sezioni (4 per ciascun settore) e individualmente contrassegnate da croci latine per i caduti di religione cristiana e da stelle di Davide per quelli di religione ebraica.
Centralmente all’area, a separare la distesa di croci bianche, due ampi viali alberati salgono fin verso il memoriale; tra questi una larga fascia libera mantenuta a prato permette una visione diretta e libera fin sull’imponente memoriale.
Questo consiste di due atri rivolti verso valle collegati tra loro da un muro rivestito da lastre di granito su cui vi sono riportati i nomi, unità di appartenenza e Stato di origine di 1.409 dispersi.
Da segnalare, all'interno dell'atrio Nord, un’intera parete con su realizzata una mappa con scaglie di marmo a intarsi che riproduce le operazioni belliche condotte nel nord Italia.
Davanti al sacrario, in posizione dominante, si eleva una stele alta 20 m di forma prismatica rivestita di travertino, alla cui sommità è posta una scultura in marmo dello scultore Sidney Waugh, raffigurante lo spirito della pace.
Fonti
Quanto riportato sopra è un sunto tratto dalla relativa pagina di Wikipedia
Sensazioni e consigli per i visitatori fotografi
Non appena si oltrepassa il ponte sul Fiume Greve si ha la sensazione di compiere un salto spazio-temporale; la caratteristica distesa di croci bianche in un prato verde ci catapultano da subito in America o in Normandia, mentre gli eventi che questo luogo vuole ricordare ci fanno pensare a quasi 70 anni fa, quando si consumava la tragedia della seconda guerra mondiale.
Da subito si osserva la cura maniacale con cui è mantenuta tutta l’area, con addirittura la totale assenza di foglie nonostante i numerosissimi alberi che circondano l’area, e si percepisce un silenzio irreale, interrotto solamente dallo sventolio di una bandiera a stelle e strisce che domina l’area e dai rintocchi di una campana, che ad orari precisi proviene dall’area del sacrario.
Venendo agli aspetti fotografici, si tenga presente l’esposizione del luogo a E-NE; questo comporta che la luce migliore per fare le foto è di primissima mattina, quando i raggi solari illuminano direttamente l’area del memoriale e le croci generando “ombre a croce” molto interessanti. Già verso l’ora di pranzo il sole proviene di lato e quindi le ombre delle croci tendono a perdere la forma a croce per poi riassumerla brevemente nel primo pomeriggio, prima che il sole sparisca dietro la collina.
Il luogo comporta rispetto sarebbe opportuno evitare di aggirarsi con cavalletti fra le croci; d'altronde sfruttando un buon teleobiettivo e muovendosi sui viali alberati che perimetrano l’area i giochi prospettici generati dalle croci si sprecano e si ha solamente l’imbarazzo della scelta.
Questo luogo fare belle foto è veramente facile: basta puntare sulla distesa di croci ed una foto degna di nota viene quasi da sola. Ma attenzione a non farvi prendere la mano!!! Cercate di evitare tantissime foto tutte molto simili, ma sforzatevi di farne poche ma buone, con le giuste angolazioni e prospettive (ragionate insomma come se aveste il rullino……da 24).
Per chi volesse lasciare un commento, si riporta il link all'apposita pagina del blog:
http://photomatteobini.weebly.com/1/post/2014/01/cimitero-monumentale-americano-dei-falciani.html