A Vorno il tema fotografico è stato la foto di un torrente, con particolare riguardo alla composizione ed alla corretta scelta del bilanciamento del bianco ed della coppia tempi-diaframma, mentre a S.Maria del Giudice si è provato ad ottenere una buona foto a partire da una condizione non ottimale di luce.
Durante l'uscita ci è incastrato pure uno scatto a dei minuscoli funghetti.
Nel caso di un picolo torrente apparentemente insignificante, per poter tirare fuori foto interessanti è fondamentale andare alla ricerca dei dettagli, cercando di far apparire più grande di quanto non sia in realtà il nostro soggetto.
In questo caso la larghezza della sezione idraulica è di circa 15-20 cm, ma l'effetto finale la fa sembrare più grande.
La scelta migliore per il bilanciamento del bianco è senza dubbio su "ombra"; l'immagine infatti si scalda quanto basta per assumere un effetto più magico.
In una situazione di bosco in ombra è consigliabile lasciare il diaframma tra f/11 e f/16, i tempi di esposizione intorno a 1,5-3 sec. e un valore ISO tra 100 e 200; direi che l'unico fattore che può essere modificato è l'ISO per far si che i valori di diaframma e tempi di espizione rimangano quelli suggeriti.
Questa pieve si presta per delle bellissime foto in quanto molto antica e quindi molto segnata dal tempo. Nel caso in esame la scelta dell'illuminazione non è ottimale poichè la faciata è in ombra ed il cielo è molto luminoso (sole da destra). Un modo per poter recuperare una foto scattata in queste situazioni è optare per un bel bianco e nero, intervenendo principalmente sui controlli del rosso, blu e giallo in post-produzione. Il logorio del tempo che ha segnato i contorni architettonici può essere lievemente accentuato mediante maschere di contrasto, senza comunque esagerare.
L'effetto mosso delle nuvole sullo sfondo è dato dall'utilizzo di un apposito filto ND.
In questi casi, dove il soggetto è molto piccolo (diametro dei funghi di di 2-3 cm) l'ottimale sarebbe ovviamente un obiettivo macro. Tuttavia, con un buono zoom si riesce ad ottere un buon risultato: in questo caso lo zoom è stato spinto fino a 200 mm tenendosi ad una distanza di circa 1,5-2 m.
Il diaframma è f/8 per tentare di avere a fuoco tutti e due i funghi e le foglie più vicine.
La buona resa della foto è dovuta alla scelta di un punto di scatto raso terra. Non avendo un trepiede adatto a portarsi a livello del terreno, lo scatto è fatto a mano libera, cosa che ha comportato la scelta di un valore ISO pari a 400.
in post-produzione è stata aggiunta una vignettatura per concentrare l'attenzione dell'osservatore direttamente sui funghetti.